Alterando sutilmente la tradición textual: elementos de religiosidad en el Tristán de Leonís
DOI:
https://doi.org/10.13136/2284-2667/18Parole chiave:
Tristán de Leonís, reescritura, adulterio, religiosidad, suicidioAbstract
Las obras medievales sobre los amores de Tristán e Iseo (o Isolda) difunden por toda Europa la imagen de los protagonistas como representantes de un amor apasionado, adúltero y cargado de obstáculos, de intensidad extraordinaria, ajeno a las normas morales, religiosas y sociales, que acaba conduciéndolos a la muerte simultánea. La versión castellana del Tristán de Leonís que se imprime por primera vez en 1501 combina expresiones superficiales de religiosidad, que ya aparecían en los manuscritos medievales, con añadidos que hacen de los episodios finales de la obra una rectificación ideológica conducente a presentar a los protagonistas como buenos cristianos, a evitar la aprobación implícita del amor adúltero y a suprimir las sugerencias de suicidio de los personajes principales.
The medieval corpus pertaining to the loves of Tristán and Isoe (or Isolde) disseminated the image of the protagonists throughout Europe as representative of a deep, passionate adulterous love, plagued with obstacles and greatly removed from the existing moral, religious and social norms which led the beloved to their untimely deaths. The Castilian version of Tristán de Leonis, first published in 1501, combines superficial religious features common to medieval manuscripts with retouched postscripts in such a way that the final episodes of the edition appear to be an ideological correction suggestive of presenting the lovers as true christians not only to avoid condoning adulterous affairs but also to eliminate any suggestion of suicide and homicide by the lovers.
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